Friday 17 November 2017

Debito Pubblico Italiano Grafici Forex


Il Debito Pubblico italiano da gravação pu affondare Piazza Affari Ancora uma seduta molto positiva por lindice Ftse Mib che ieri ha sovraperformato ancora gli altri principali mercati mondiali. Il listino italiano infatti ha guadagnato lo 0,44 facendo meglio del Dax30 tedesco (0,25), del Cac40 francese (-0,12) e del Ftse100 inglese (-0,14). Wall Street ha chiuso invento contrastado con il Dow Jones che ha ceduto lo 0,04 ed il Nasdaq Composto che salito dello 0,24. Tra i migliori titoli a Piazza Affari Fiat Auto (3), Banca Popolare dellEmilia Romagna (2,93), G-Tech (2,75), Ubi Banca (2,54), Exor (2,51) e Tods (2 , 48). I peggiori titoli del listino milanese invece sono stati Fiat Industrial (-1,69), Parmalat (-1,20), Finmeccanica (-0,76), Terna (-0,71) e Fondiaria Sai (-0,61) . Cosa muove il Ftse Mib A trascinare al rialzo Piazza Affari sicuramente a discoteca dello espalhou-se de tramitação Btp e Bund decennali che sceso sotto quota 245 punti. Lo spread sceso soprattutto per via dellottima Asta dei Bot a un anno visto che il Tesoro ha colocato tutti i titoli offerti por um controvalore di circa 7,5 miliardi di euro. Sia il crescere delle tensioni politiche delle ultime settimane che la notizia del Debito Pubblico italiano sopra i 2075 miliário de euro não destano preocupado por ele momento sui mercati finanziari. E proprio su questultima notizia che vogliamo soffermarci. Il Debito stratosferico oramai e rischia di schizzare entro fine anno ben oltre il 133 del Prodotto Interno Lordo. Noi riteniamo che il Debito Pubblico di un Paese em fase de recessão não debca mai superare il 120 del suo Pil (mentor in phase di espansione dovrebbe essere addirittura intorno all80). Secondo noi il Debito oramai fuori controllo e lance um crescere em maniera esponenziale se non verranno prese delle misure importanti quali ad esempio le dismissioni di immobili publicidade e lintroduzione di una tassa patrimoniale o qualsiasi altra misura corposa volta ad abbattere il debito di circa 250300 miliardi di euro. No vogliamo essere dei catastrofisti, ma riteniamo che quando i tassi di interesse riprenderanno a salire (ricordiamo che al momento sono ai minimi storici) il Bilancio Pubblico sar messo sotto stress e non sar sufficiente una crescita del Pil anche sopra il 2 annuo per containere il Rapporto sotto al 120 nel giro di 5 anni. Per questo noi riteniamo che lItalia sia seduta su una bomba ad orologeria e siamo solo em attesa di sapere quando scoppier. Analise tecnica Il derivato sullindice italiano ieri ha aperto a 17195 e dopo un minimo a 17045 arrivato fino a 17280 por poi chiudere a 17256. La violão ao ribasso di area 17040 potrebbe innescare una correzione prima verso área 1678016860 e poi na área 1666016480 em seconda battuta . Il superamento di area 1728017300 invece darebbe nuova positivit allo strumento derivado perlomeno fino na área 17440 com possibili estensioni verso área 1755017610. Il trend di medio periodo verrebbe invertito solo sotto area 16100. Suggerimenti operativi Al momento raccomandiamo di intraprendere unoperazione di ribasso solo sotto area 17040 Preço com destino na área 16660. Perda de perdas dovrebbe essere posto na área 17300 e pertanto sarebbe molto oneroso considerato il possibile rendimento. Sui singoli titoli consigliamo di non operare finch il derivato non dar segnali chiari di inversione di tendenza visto che non ci fidemiao di questo rialzo agostano e pertanto suggeriamo di non inseguire i prezzi al rialzo. Debito pubblico italiano: uneredit che arriva dai Savoia. Il Sud Italia era esempio di virtuosit e rigore Il padre dellenorme debito pubblico italiano pu essere considerato il regno dei Savoia. Che alla vigilia delle guerre de indipendenza aveva i conti pubblici em dissesto e spesso comunicati em modo poco trasparente. Al Sud, invece, il Regno delle Due Sicili e era un esempio di virtuosit e di rigore di bilancio. Venha sottolineato anche dal famoso economista napoletano Giacomo Savarese. Spettatore delle vicende legate al debito pubblico dei due principali regni italiani pré-unificazione. Di certo gli oltre 2.100 miliardi di euro di debiti (non le vecchie lire o i ducati ottocenteschi) da Repubblica Italiana di oggi non sono stati ereditati dai Savoia, ovvero dal Regno di Sardegna. Tuttavia, a gestão de serviços públicos, por exemplo, por meio de meios de comunicação e de manutenção de licenças, manutenção de contratos de capital. Al Nord il Piemonte aveva le finanze fuori controllo. Tanto che il debito pubblico aument de 565 nel decennio precedente allunit dItalia. I Savoia hanno quindi lanciato la politica della finanza allegra e a cultura do debito fácil. Oggi appannaggio della maggior parte delle potenze economiche occidentali. Per il Regno di Sardegna le guerre de indipendenza e successivamente lunit dItalia sono estado senza dubbio il modo pi semplice por sistemare i conti pubblici. Daltronde il Piemonte aveva una bilancia commerciale costantemente em Rosso e ingombranti oneri legacy al finanziamento delle proprie guerre (gi dalla spedizione di Crimea, fortemente voluta da Cavour per poi spostare il focus delle potenze europee sulla questione italiana). Nel 1848 é a era debito piemontesa de 168 mil milhões de liras, m. 1859 era balzato a 1,12 miliário de liras por um aumento monstre de 565. Questa montagna di debiti era pari quase 74. I Savoia pagavano interessi annui sul debito pari a 68 milioni di lire, circa trete em pi di quello che pagava il Regno delle Due Sicilie. Al Sud i Borboni potevano contare su uneconomia decisiva pi grande e diversificata: il pil del regno napoletano era 2,62 miliardi di lire, mentre quello dei piemontesi 1,61 miliardi di lire. Dal 1847 al 1859 il debito del regno napoletano era aumentado solo de 29,6 a 411,5 milioni di lire de 317 milioni. Deputado do Departamento de Justiça do Regno delle Due Sicilie era 16,57, um valore che oggi farebbe impallidire anche a Germania di Angela Merkel. Il Regno di Sardegna le tent tutte pur di oscurare i dati sui conti pubblici. Arriv addirittura a non redigere pi il bilancio statale, oltre che applicare ben 23 nuove tasse e vendere beni demaniali. Secondo uno studio delleconomista lucano Francesco Nitti, i Savoia possedevano un patrimonio pari a 27 milioni di lire di oro mentre il Regno delle Due Sicilie 443 milioni di lire di oro. Le sorti finanziarie della casa regnante piemontese era finita nelle mani dei Rothschild, i banchieri pi influenti dell800 che furono anche determinanti per la sconfitta di Napoleone a Waterloo. Ai Savoia, dunque, lunica cosa da tarifa por evitare la bancarotta era quella di unirsi con chi aveva i conti in ordine. Daltronde lo stesso Vittorio Sacchi, economista piemontese, afferm che le finanze napoletane erano em perfetto ordine quando fu chiamato a redigere il bilancio pubblico dopo lunificazione del 1861. Dalla Restaurazione del 1815 il regno borbonico aveva solo 5 tasse e le rendite pubbliche salivano da 16 milioni 30 milionés di ducati grazie alla ricchezza generata dalleconomia. Dal 1847 al 1859 al Sud non viene introdotto nemmeno una nuova tassa. Senza contare che il bilancio pubblico era decisamente trasparente e che non era stata effettuata alcuna vendita di beni demaniali. Dopo l8217Unite o debito do Regino di Sardegna era diventato il debito do Regno d8217Italia. Em un libricino datato 1862, l8217economista Savarese sottolineava che si trattava di laquoeredit luttuosaraquo. Copie RIPRODUZIONE RISERVATA

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